ESTENSIMETRI ELETTRICI A
VARIAZIONE DI RESISTENZA
1) Caratteristiche tecniche.
2) Fattore di taratura. 3) La resistenza
equivalente del circuito a ponte di
Wheatstone. 4) Condizione di equilibrio del
circuito a ponte. 5) Sensibilità del
circuito a ponte: definizione e applicazione
ai circuiti in parallelo. 6) Sensibilità
del circuito a ponte con un solo
estensimetro attivo. 7) Sensibilità del
circuito a ponte con due estensimetri attivi
su rami in serie. 8) Sensibilità del
circuito a ponte con due estensimetri attivi
su rami opposti in parallelo. 9)
Sensibilità del circuito a ponte con più
estensimetri attivi su un unico ramo. 10)
Configurazioni estensimetriche a ponte per
la correzione dell’eccentricità del carico
nelle prove monoassiali. 11) Configurazioni
estensimetriche a ponte per la correzione
dell’effetto Joule (compensazione termica).
12) Configurazioni estensimetriche
autocompensate per aumentare la sensibilità
del ponte sfruttando l’effetto Poisson. 13)
Configurazioni estensimetriche
autocompensate per aumentare la sensibilità
del ponte nelle prove di flessione e loro
efficienza nelle prove monoassiali.
MODELLO REOLOGICO DEL
MATERIALE
1) Definizione di modello reologico e azione
di riferimento. 2) Elasticità lineare. 3)
Elasticità non lineare. 4)
Elasto-plasticità. 5) Effetto Baushinger.
6) Modelli di comportamento. 7) Viscosità.
8) Rilassamento. 9) Fatica.
CRITERI DI RESISTENZA
1) Funzione dominio elastico, funzione
dominio di rottura e funzione dominio di
ammissibilità. 2) Forma della superficie
dominio elastico per materiale generico. 3)
Funzioni isotrope del tensore degli sforzi:
definizione e esempio sul cubetto
elementare. 4) Teorema di
rappresentazione. 5) Superficie dominio
elastico per materiali isotropi. 6)
Componenti del vettore tensione in direzione
parallela e normale all’asse idrostatico
dello spazio di Haig-Westergaard. 7)
Rappresentazione parametrica della funzione
dominio elastico per mezzo di
x,
r
e
J.
8) Versori degli assi dello spazio di
Haig-Westergaard proiettati sul piano
deviatorico. 9) Operatore per la proiezione
degli assi di Haig-Westergaard su
p.
10) Componenti di tensione lungo gli assi
z
e
h.
11) Simmetria primaria della superficie
dominio elastico. 12) Forma della
superficie dominio elastico per materiali
metallici. 13) Criterio di Tresca. 14)
Superficie dominio elastico associata al
criterio di Tresca. 15) Condizione limite e
funzione dominio elastico di Tresca per
stato tensionale piano. 16) Criterio di
Hill e luogo dei domini elastici per
materiali metallici. 17) Le tre
formulazioni del criterio di
Huber-Hencky-Von Mises. 18) Confronto tra i
criteri di Tresca, Huber-Hencky-Von Mises e
Hill per stato tensionale piano. 19)
Criterio di Beltrami e sua dipendenza dal
modulo di Poisson. 20) Criterio di
Mohr-Coulomb nel piano di Mohr, nello spazio
delle tensioni principali e nel piano
r/x.
21) Luogo dei domini elastici per materiali
non metallici, dipendenza della forma della
sezione deviatorica di Mohr-Coulomb
dall’angolo di attrito interno, tension
cutoff. 22) Criterio di Drucker-Prager.
23) Confronto tra criteri di crisi e
comportamento reale per i materiali non
metallici.
PLASTICITÀ NELL’INTORNO
MATERIALE
1) Condizione di snervamento e di primo
snervamento per materiale generico e
materiale perfettamente plastico. 2) Legami
costitutivi dei materiali
elastici-perfettamente plastici. 3)
Equazioni di Levy-Mises. 4) Equazioni di
Prandtl-Reuss. 5) Legge di deformazione
rigido-plastica associata alla condizione di
Tresca e caso generico di superficie di
snervamento a più falde. 6) Legami
costitutivi per materiali incrudenti e
incrudimento isotropo. 7) Incrudimento
cinematico. 8) Incrudimento di un materiale
con superficie di snervamento a più falde
secondo Koiter e secondo Mandel. 9)
Materiale elasto-plastico stabile secondo
Druker. 10) Inversione della legge di
deformazione elasto-plastica. 11) Il
problema elasto-plasto incrementale:
definizione e teoremi generali. 12) Il
collasso plastico: definizione e teoremi.
IL SOLIDO DI DE SAINT
VENANT IN REGIME ELASTO-PLASTICO
1) La flessione simmetrica nella sezione con
due assi di simmetria e il concetto di
cerniera plastica. 2) Tensioni residue allo
scarico nelle sezioni con uno e due assi di
simmetria. 3) La torsione nella sezione
circolare e relative tensioni residue allo
scarico. 4) La torsione nella sezione di
forma generica. 5) Analogia del cumulo di
sabbia e annessa tecnica sperimentale per la
determinazione della frontiera tra zona
elastica e zona plastica. 6) Tensioni e
deformazioni unitarie generalizzate e
condizione di snervamento per sollecitazioni
composte. 7) Forza normale e flessione. 8)
Flessione e taglio. 9) Flessione deviata.
10) Flessione e torsione, forza normale e
torsione.
ANALISI LIMITE
1) Campo staticamente ammissibile e campo
cinematicamente ammissibile, moltiplicatore
staticamente ammissibile e moltiplicatore
cinematicamente ammissibile, teorema
statico, teorema cinematico e teorema di
unicità. 2) Esercizio sui sistemi
reticolari: impostazione con il metodo
statico, soluzione con il metodo cinematico,
discussione parametrica. 3) Travi e telai
semplici: confronto tra analisi limite e
analisi incrementale con applicazione alla
trave doppiamente incastrata. 4)
Moltiplicatore di collasso per la trave
incastro-appoggio con carico trasversale
concentrato. 5) Moltiplicatore di collasso
per trave incastro-appoggio con carico
distribuito. 6) Discussione parametrica per
la trave incastro-appoggio con due carichi
trasversali concentrati. 7) Discussione
parametrica per il portale a falde
inclinate. 8) Metodo di Horne. 9) Metodo
di Neal e Symonds. 10) Il calcolo a
collasso quale problema di programmazione
matematica: programmazione lineare e non
lineare, metodo del simplesso, proprietà di
dualità. 11) L’influenza delle variazioni
di geometria sul comportamento al di là del
collasso. 12) Meccanismo al di là del
collasso per il portale piano con forze
concentrate in campata e sulla testa dei
piedritti. 13) Dominio di adattamento
plastico: generalità sul moltiplicatore
limite di adattamento e esempio applicativo
su trave continua con due carichi
trasversali concentrati.
MECCANICA SPERIMENTALE
1) Concetto di misura, grandezze fisiche e
unità di misura, principi fisici degli
strumenti di misura. 2) Meccanismi di crisi
per trazione nelle barre metalliche: crisi
fragile, crisi duttile a bande, crisi
duttile tronco-conica, crisi a coppa-cono.
3) Diagramma carico-spostamento degli acciai
dolci in controllo di spostamento, tensione
vera e deformazione vera. 4) Diagrammi
tensione/deformazione con valutazione della
tensione sull’area nominale, sull’area
ridotta per effetto Poisson e sull’area
ridotta per effetto strizione. 5) Modello
semplificato di Prandtl: diagramma
tensione/deformazione in monoassiale e campo
di realtà per i punti tensione nello spazio
delle tensioni principali. 6) Monitoraggio
strutturale con sensori in fibra ottica. 7)
Metodi non distruttivi per la stima della
resistenza a compressione del calcestruzzo
nelle strutture esistenti. 8)
Identificazione del decremento di area
resistente sotto carico, tensione efficace,
deformazione efficace. 9) Prova di
compressione monoassiale su provini in
calcestruzzo a snellezza variabile: legame
costitutivo tradizionale e legge efficace.
10) Identificazione del modulo di Poisson
del calcestruzzo, secondo la tecnica
tradizionale e secondo la procedura della
legge efficace. 11) Identificazione della
curva volumetrica del calcestruzzo, secondo
la tecnica tradizionale e secondo la
procedura della legge efficace. 12)
Viscosità nel calcestruzzo: curva limite
superiore, curva limite inferiore, proprietà
viscose attese in base alla natura
microscopica del calcestruzzo. 13)
Viscosità del calcestruzzo valutata secondo
la procedura della legge efficace. 14) La
legge efficace nei problemi di dinamica.
MATERIALI COMPOSITI
1) Proprietà meccaniche degli elementi
costituenti. 2) Processi di fabbricazione,
prodotti, tecnologie di messa in opera. 3)
Fattori di conversione tra frazioni in peso
e frazioni in volume nei compositi
monodirezionali. 4) Rigidezza longitudinale
dei compositi monodirezionali. 5) Rigidezza
trasversale dei compositi monodirezionali.
6) Legge di Hooke per materiali ortotropi
con specializzazione al caso
bi-dimensionale. 7) Legame
tensione/deformazione per lamine con
orientazione generica rispetto alla terna
estrinseca. 8) Variazione di tensione e
deformazione sullo spessore di un laminato.
9) Matrice di rigidezza del laminato e sue
proprietà. 10) Applicazione dei compositi
per il rinforzo strutturale: rinforzi a
flessione e taglio, confinamento.
I
contenuti del presente programma sono
integrati da esercitazioni pratiche e
lezioni teoriche, tenute presso il
LaRM,
Laboratorio Resistenza Materiali del DISTART
– Scienza delle Costruzioni, sui seguenti
argomenti:
-
catene
di misura, strumentazione per le prove
meccaniche (trasduttori di spostamento,
deformometri, fibre ottiche, celle di
carico), macchine di prova, normativa di
riferimento per le prove di
caratterizzazione meccanica;
-
trave
a sbalzo in acciaio con configurazioni
estensimetriche per la correzione
dell’eccentricità del carico,
l’amplificazione del segnale e la
compensazione termica, criteri di
valutazione per la scelta della
strumentazione da utilizzare
dell’acquisizione degli spostamenti;
-
trafilati,
ferri e provette in acciaio a “osso di
cane”, normativa di riferimento nelle prove
su acciaio, rapporto tra deformazioni
plastiche e deformazioni elastiche, prova di
trazione su barre ad aderenza migliorata per
c.a. e c.a.p., tracciatura dei ferri e
valutazione della deformazione
longitudinale, termografia;
-
prove
non distruttive: presentazione della
strumentazione, esercitazioni pratiche e
simulazioni numeriche della prova di pullout
per mezzo di un codice al Metodo delle
Celle;
-
prove
dinamiche strumentate e relativa
elaborazione dei risultati sperimentali;
-
prova
di compressione su calcestruzzo con
valutazione del danno indotto dal processo
di carico, osservazioni sull’identificazione
del campo di deformazione a partire dal
campo di spostamento, procedura sperimentale
di identificazione della legge efficace,
confronto tra termine di danno e
coefficiente correttivo di Sandler,
modellazione del comportamento strutturale
per mezzo di un codice di calcolo al Metodo
delle Celle che utilizza la legge efficace.
Bibliografia
consigliata:
-
Materiale
fornito dal docente in forma di dispensa
didattica.
-
Manuale
dell’Ingegnere – Scienza delle Costruzioni,
Ed. Zanichelli.
-
Baldacci
R., Ceradini G., Giangreco E., Plasticità,
parte II A, CISIA.
-
Ferretti
E., A Discussion of Strain-Softening in
Concrete,
Int. J. Frac.,
126(1),
pp. L3-L10, 2004.
-
Ferretti
E., Experimental Procedure for Verifying
Strain-Softening in Concrete,
Int. J. Frac.,
126(2),
pp. L27-L34, 2004.
-
Ferretti
E., On
Poisson’s Ratio and Volumetric Strain in
Concrete,
Int. J. Frac.,
126(3),
pp. L49-L55, 2004.
-
Ferretti
E., On Strain-Softening in Dynamics,
Int. J. Frac.,
126(4),
pp. L75-L82, 2004.
-
Agarwal
B.D., Broutman L.J., Analysis and performance of fiber Composites,
John Wiley & Sons.
Sono
disponibili Tesi di Laurea sugli argomenti
trattati in laboratorio, anche se non
sviluppati in forma monografica ai fini del
superamento dell’esame. Parte del programma
sperimentale di Tesi di Laurea può essere
svolto presso Università straniere. |